Vinci quando non te ne importa niente, ma fai caso a tutto. Vinci quando la cattiveria della gente non ti tocca più, quando ascolti le bugie, e sai bene che son bugie, ma ti limiti a sorridere e ad annuire. Vinci quando sai quante cose si son detti alle spalle, quante sfuriate e parolacce hai ascoltato, ma li vedi a braccetto, a passeggio, uno più finto dell'altro, coi sorrisi stampati sul volto da cui traspare solo apparenza, solo facciata. Vinci quando vai contro tutto e tutti pur di non calpestare quel che senti e ciò che provi. Vinci quando fuori piove ma dentro hai un sole che ricorda l'afa del deserto. Vinci quando nel cuore conti poche persone ma sai che sono quelle giuste. Vinci quando in mezzo all'ipocrisia e ai bugiardi, hai ancora voglia di saltare, di ballare, consapevole di essere diverso. Non migliore. Che nessuno è migliore di nessuno. Diversi, però sì. Vinci quando capisci che, forse, se ti fossi venduto anche tu, avresti avuto una vita più semplice; ma sei ancora in piedi, sei ancora qui, ce la stai facendo e non hai mai perso te stesso.
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